Barrikadenwetter. Atti Visivi dell’Insurrezione

  • Autore/Autrice: ---
  • Curatore/Curatrice: Wolfgang Scheppe, Bastiaan van der Velden, Sara Codutti, Eleonora Sovrani (Arsenale Institute, Venezia)
  • Data Inizio: 20.09.2023
  • Data Fine: 18.02.2024
  • Dove: Macro
  • Indirizzo: Via Nizza, 138
  • Orari: martedì - venerdì 12-19, sabato e domenica 10-19
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 060608
  • Descrizione Evento:

     

    Barrikadenwetter (tempo di barricate) è un termine coniato dall'anarchico Michail Bakunin nel giornale Dresdner Zeitung del 3 maggio 1849: denota il momento di transizione nel quale un soggetto rivoluzionario emerge nell'azione collettiva e si reifica come un ostacolo in opposizione all'ordine costituito. Partendo da un’indagine storica condotta dall’Arsenale Institute – gruppo di ricerca da anni impegnato in progetti legati alle arti visive e all’analisi critica delle politiche della rappresentazione – la mostra esplora la costruzione, il concetto e l’iconografia della barricata dai suoi inizi nel tardo Rinascimento fino ai giorni nostri, attraversandone le connessioni storiche con le radici dell’avanguardia del XX secolo.

    Le pareti della sala espositiva presentano un’iconografia della barricata che tramite la raccolta di 289 immagini mette a confronto tre diversi atti visivi della rivolta di Parigi del maggio 1968: quello dei manifestanti, dei media e della polizia. Le immagini di questo trittico, sebbene abbiano lo stesso soggetto, sono frutto di opposte politiche di rappresentazione e di osservazione. Nelle immagini degli insorti (fotografati da autori anonimi vicini al movimento Situazionista) gli attori, i cui volti sono stati sapientemente resi irriconoscibili, sono visibili come un collettivo rivoluzionario generale. Nelle fotografie dei giornali francesi dell'epoca sono personaggi mediatici moralizzati come individui che perpetuano violenza o che sono esposti a essa. Dal punto di vista delle autorità (che emerge dalle fotografie degli archivi della Préfecture de police de Paris, che solo di recente sono state rese accessibili) sono persone monitorate per essere identificate, affinché la delinquenza e i reati contro la proprietà diventino verificabili visivamente.


    Otto vetrine al centro della sala presentano una panoramica della storia della costruzione di barriere stradali con materiali di recupero. La collezione spazia dalla prima apparizione del termine "barricata" nei Commentaires de messier Blaise de Montluc del 1592, alle incisioni che mostrano strutture a botte e catene metalliche, fino ai primi dagherrotipi di Charles-François Thibault del 1848, comprendendo anche le riflessioni di teorici e strateghi. Un ricco repertorio di manuali, piani, mappe, cartoline e giornali, fornisce un resoconto delle diverse prospettive politiche. Tre focus sono dedicati al significativo contributo dei Situazionisti alla rivolta studentesca parigina del 1968, alla documentazione delle barricate a Roma nello stesso anno da parte del fotoreporter Rodrigo Pais e alla rappresentazione metaforica delle barricate nella cultura popolare.

    I materiali cartacei esplorano anche le connessioni storiche tra l'emergere delle tecniche dell’avanguardia del XX secolo e la natura della barricata. L’artista dadaista Hannah Höch, nota anche per la sua vicinanza alla costruzione di barricate durante la Rivolta spartachista a Berlino nel 1919, è stata pioniera di un uso specifico del collage che ha riunito elementi provenienti dalla società borghese, impiegandoli contro di essa. Questo atteggiamento dissacratorio ha

    trovato applicazione in molti ambiti artistici: il détournement, la tecnica del cut-up della Beat Generation, lo straniamento di Bertolt Brecht nella letteratura e nel teatro, l’assemblage nella scultura, il pastiche e il campionamento nella musica, il decostruttivismo in architettura e il montaggio nel cinema.

    Un collage di Hannah Höch, presente in mostra, rappresenta quindi questa rivoluzione nell’arte, derivata dall'archetipo della barricata.

    La mostra è promossa da Roma Culture e da Azienda Speciale Palaexpo.

    Si ringrazia:
    Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Biblioteca Universitaria di Bologna Archives de la Préfecture de police de Paris

     

    Didascalie

    Parigi, 11 maggio 1968. Veduta aerea di Rue Gay-Lussac / Rue Thuillier alle ore 7.40 dall’altzza di 150 metri.
    Paris, 11 May 1968. Aerial view of Rue Gay-Lussac / Rue Thuillier at 7.40 a.m. from an altitude of 150 metres.
    Courtesy Archives de la Préfecture de police de Paris.

    Parigi, 11 maggio 1968. Veduta aerea di Rue Gay-Lussac / Place Edmond Rostand alle ore 7.45 dall’altzza di 200 metri. Paris, 11 May 1968. Aerial view of Rue Gay-Lussac / Place Edmond Rostand at 7.45 a.m. from a height of 200 metres. Courtesy Archives de la Préfecture de police de Paris.

    Ricostruzione di una barricata durante le celebrazioni del centenario delle Cinque giornate, Milano, 1948.
    Courtesy Arsenale Institute, Venezia.

    Parigi, 1945. Fotografie sulle barricate. Courtesy Arsenale Institute, Venezia.