Mia Weiner. Sirens

dal 10.11.2023 al 07.12.2023

T293

  • Autore/Autrice: Mia Weiner
  • Data Inizio: 10.11.2023
  • Data Fine: 07.12.2023
  • Dove: T293
  • Indirizzo: Via Ripense, 6
  • Orari: martedì - venerdì 12-19, sabato 15-19
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 06 89825589
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Descrizione Evento:

     

    “ Nei miei sogni sono costantemente ipnotizzato dal colore blu. La vista di corpi che fluttuano insieme nello spazio, uniti e forti, occupa la mia mente. L'universo, luogo di gioco, relax e contemplazione, rispecchia il cielo e l'acqua. Sono attratto dai ricordi delle pozze di marea estive, dei corpi bagnati dal sole e della pelle salata. - Mia Weiner


    La ricerca di Mia Weiner si concentra sul modo in cui la figura umana è stata rappresentata nella storia dell'arte e in particolare su come i soggetti femminili siano stati spesso raffigurati come oggetti. Come possiamo spostare quello sguardo, quella dinamica di potere, quella narrativa?
    I suoi arazzi invitano lo spettatore in un regno in cui la mitologia si intreccia con il discorso contemporaneo su genere e femminilità e ci invita a mettere in discussione e reimmaginare il mondo in cui viviamo.

    In questa nuova serie, Sirens (2023), l'artista usa il suo corpo in ogni texture a cui si avvicina, insieme alle modelle con cui coreografa insieme. Partendo dal mezzo fotografico, i corpi immortalati vengono modificati prima di essere tessuti a mano: alcune parti vengono rimosse e aggiunti oggetti, colori e contrasti alterati. I blu monocromatici sono usati per rappresentare figure femminili su una costa rocciosa, rendendo la visibilità, il tempo e il luogo sfocati e complicati.
    Quando la fotografia si trasforma in tessuto, ogni pixel diventa un incrocio di fili in tensione, e il rapporto tra oggetto e immagine comincia ad equilibrarsi. Le informazioni fornite nelle fotografie intrecciate danzano tra il familiare e l'ultraterreno.

    Parte dell'ispirazione di Mia Weiner proviene anche da divinità non occidentali, come la dea indù del Gange, e la pelle blu è stata utilizzata per rappresentare alcuni dei, a simboleggiare la loro natura infinita e incommensurabile. Rimuovendo le teste le identità qui rappresentate vengono nascoste e le figure possono diventare archetipi: come le ninfe questi corpi sono caratterizzati da dolcezza e bellezza immortale; come le sirene, invece, possono essere selvagge, pericolose e imprevedibili.

    Per lo più monocromatiche, le opere a volte cambiano colore inaspettatamente o includono indicatori visivi di produzione o glitch. Questi difetti e rotture nella stoffa e nell'immagine diventano momenti in cui la stranezza entra nell'opera e un diverso punto di accesso e intimità. Il lavoro di Mia Weiner riguarda sempre la connessione. Una connessione tra corpi e stoffa e come esperienza condivisa.