Sono in mostra fotografie in grande formato, edite e inedite, dove il paesaggio, alla luce del rapporto tra artificio e natura, è inteso nell’oscillazione tra luogo esteriore e interiore, parte inscindibile della ricostruzione fisica e mnemonica di un fare artistico. Sono scatti-frammenti di un percorso intessuto di tempo e fatica, fatto da gesti, azioni, intenti che documentano l’opera dell’artista nel suo realizzarsi. A ciascuna foto è associato un video che rivela l’essenza del progetto. Coartando e ibridando i consueti cicli stagionali in una sorta di sincronicità atemporale, Cametti è poi intervenuto manualmente sulle vedute, con l’uso di vernici atossiche specifiche per le piante. Una manipolazione etica, quella dell’artista, quale recupero consapevole del legame organico e ri-fondante con la natura. Attraverso il suo lavoro Cametti ci riconnette alla terra, ma anche alle nostre responsabilità.