dal 10.07.2024 al 30.09.2024
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Arriva il pomeriggio, dal mare, annunciando l’inizio della bella stagione. Si può incontrare a un crocevia, mentre ti prende alle spalle e sbatte sui vestiti.
Cantato da Ovidio e poi ripreso dagli stornelli popolari, il Ponentino è uno dei venti maggiormente legati all’identità capitolina. “Malandrino” (cfr. Roma non fa la stupida stasera) perché affine alla birbanteria romana, il Ponentino spira da ovest verso l’entroterra e risveglia i sensi dal letargo invernale.
Ho immaginato di dare forma al momento del suo approdo a Roma Est, nella cornice dell’incrocio tra via di Torpignattara e Via Casilina, fotografando esclusivamente all’interno di questo quadrante.
La ripetizione ossessiva di due moti opposti, il mio e quello dei passanti, ha lentamente fatto sfumare i confini tra me e loro, tra l’essere osservatore e osservato, assumendo i contorni un vortice, di una spirale che attraverso un movimento ascensionale genera il soffio finale.
In collaborazione con Contrasto.