dal 06.11.2024 al 24.11.2024
Galleria della Biblioteca Angelica
"Che ti sei messa in testa" la nuova mostra fotografica fine-art di Roberto Campanaro alla Galleria Angelica di Roma dal 6 al 24 novembre.
Con un approccio giocoso e ironico, Roberto Campanaro propone l’esposizione fotografica
"Che Ti Sei Messa in Testa", un titolo che con un tocco di irriverenza, coinvolge lo stesso autore in un gioco di riflessi.
I 42 ritratti di grande formato esplorano l'universo femminile fondendo realtà e fantasia in combinazioni visionarie e poetiche.
Le opere nascono da un processo creativo che unisce diverse forme di artigianato artistico. Campanaro non si limita alla fotografia, ma crea personalmente copricapi, abiti e gioielli utilizzando una varietà di materiali. Questa fusione di arti e mestieri rende ogni fotografia un pezzo unico, frutto di una sinergia artistica che trascende i confini delle singole arti.
Il percorso creativo si sviluppa attraverso un dialogo con le sue modelle, tutte non professioniste. Insieme all'artista, le modelle sfogliano un book di bozzetti preparatori e scelgono gli accessori e gli scenari che meglio riflettono la loro trasformazione in muse viventi. L’autore realizza fondali dipinti o composti da tessuti sovrapposti che creano giochi di trasparenze e sfumature. A completare l'opera il trucco, realizzato dalla make-up artist Sonia Cirulli, che introduce le modelle in un'atmosfera sospesa e teatrale, facendole immergere in una dimensione magica.
L'universo onirico di Campanaro si disvela attraverso l’uso di colori intensi e saturi, con una predilezione per le tinte dorate, il rosso e il nero, che esaltano la teatralità delle composizioni e la ricchezza espressiva dei volti. L’esposizione invita il pubblico a immergersi in un viaggio immaginifico, dove l’arte si fa veicolo di nuove visioni e connessioni tra sogno e realtà.
Roberto Campanaro è un fotografo eclettico che ha attraversato negli anni molti campi della fotografia: editoriale, pubblicitaria, di reportage e fine art. Ha esposto in diverse personali e collettive in Italia, in Giappone e in Cina. Le sue immagini sono state pubblicate su riviste e libri e gli scatti de “La memoria perduta: i monumenti ai caduti della Grande Guerra a Roma e nel Lazio” sono ora conservate negli archivi del Museo Piana delle Orme.